L’agenzia delle entrate fa chiarezza in merito alla cumulabilità dei buoni pasto

I buoni pasto sono il benefit più diffuso in Italia.

Questi buoni, anche detti ticket restaurant, devono essere assegnati in relazione al lavoro svolto e sono assegnati quando l’impresa non abbia una mensa aziendale da mettere a disposizione per i propri dipendenti.

Il 12 Febbraio l’agenzia delle entrate ha emanato un nuovo decreto ministeriale volto a regolare l’utilizzo dei buoni pasto.

Il principio di diritto pubblicato ha permesso di fare chiarezza in merito al trattamento fiscale in vigore per la cumulabilità dei buoni erogati.

Nello specifico, il limite di cumulabilità fino ad un massimo di 8 buoni non ha influenza sull’esenzione dal reddito di lavoro dipendente.

Per questo motivo non sarà necessario tenere in considerazione i numeri di ticket utilizzati, ma piuttosto verificare i limiti di esenzione relativi al valore nominale dei buoni assegnati.

In altre parole, i limiti di esenzione dal reddito dipendente previsti dal Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR) corrispondenti a 5,29€ per i ticket cartacei e a 7€ per quelli elettronici, non vanno ad influire sul divieto di cumulo.

Il datore di lavoro, dovrà quindi verificare il limite di esenzione facendo riferimento unicamente al valore nominale dei buoni assegnati.

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